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I Limiti Amministrativi alla Libertà di Circolazione

  • Immagine del redattore: Fiorenzo Auteri
    Fiorenzo Auteri
  • 26 lug 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Introduzione

La libertà di circolazione rappresenta uno dei diritti fondamentali dell’individuo, garantito sia a livello costituzionale che internazionale. In Italia, questo diritto è sancito dall’articolo 16 della Costituzione, che stabilisce che “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza”. Tuttavia, la libertà di circolazione non è assoluta e può essere soggetta a limiti amministrativi che ne restringono l’esercizio. Questo articolo esamina i principali limiti amministrativi alla libertà di circolazione, le loro basi giuridiche e le implicazioni pratiche.


Basi Giuridiche dei Limiti Amministrativi

I limiti amministrativi alla libertà di circolazione possono derivare da diverse fonti normative:

1. Costituzione Italiana: L’articolo 16 consente limitazioni alla libertà di circolazione per motivi di sanità e sicurezza. Inoltre, l’articolo 120 prevede che lo Stato possa intervenire nelle funzioni degli enti locali per tutelare l’unità giuridica o economica dello Stato e, in casi particolari, per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza.

2. Leggi Ordinarie: Diverse leggi disciplinano in modo dettagliato le situazioni in cui la libertà di circolazione può essere limitata. Ad esempio, la Legge n. 833/1978 sul Servizio Sanitario Nazionale prevede misure di contenimento in caso di emergenze sanitarie.

3. Normativa Comunitaria: Il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) riconosce la libertà di circolazione delle persone all’interno dell’UE, ma consente agli Stati membri di imporre restrizioni per motivi di ordine pubblico, sicurezza pubblica e sanità pubblica (art. 45 TFUE).


Principali Limiti Amministrativi

1. Emergenze Sanitarie: In situazioni di emergenza sanitaria, come epidemie o pandemie, le autorità sanitarie possono adottare misure restrittive per prevenire la diffusione delle malattie. Queste misure possono includere la quarantena, il divieto di accesso a determinate aree e la limitazione degli spostamenti.

2. Ordine Pubblico e Sicurezza: Le autorità possono limitare la circolazione per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza. Ad esempio, durante manifestazioni o eventi di grande rilevanza, possono essere istituiti controlli straordinari e limitazioni temporanee degli spostamenti in specifiche zone.

3. Controlli Amministrativi: Per motivi di controllo amministrativo, possono essere imposte restrizioni alla circolazione in determinate aree, come le zone militari o gli aeroporti. Queste misure sono giustificate dalla necessità di garantire la sicurezza delle infrastrutture critiche e delle attività sensibili.


Giurisprudenza e Tutele Giurisdizionali

La giurisprudenza italiana ha spesso affrontato il tema dei limiti alla libertà di circolazione, bilanciando le esigenze di ordine pubblico e sicurezza con la tutela dei diritti fondamentali. La Corte di Cassazione ha ribadito che le restrizioni devono essere proporzionate, non discriminatorie e motivatamente giustificate. Inoltre, il diritto alla libera circolazione può essere tutelato tramite ricorsi amministrativi e giurisdizionali. Il cittadino può rivolgersi al TAR per contestare provvedimenti amministrativi ritenuti illegittimi, richiedendo eventualmente anche misure cautelari urgenti per la sospensione degli effetti delle limitazioni imposte.


Conclusione

I limiti amministrativi alla libertà di circolazione rappresentano uno strumento essenziale per la tutela dell’ordine pubblico, della sicurezza e della salute pubblica. Tuttavia, è fondamentale che tali limitazioni siano adottate nel rispetto dei principi di proporzionalità, necessità e non discriminazione, garantendo al contempo adeguate tutele giurisdizionali per i cittadini. La continua evoluzione normativa e giurisprudenziale in questo ambito richiede un costante bilanciamento tra le esigenze collettive e i diritti individuali, ponendo al centro l’importanza di un controllo rigoroso e trasparente delle misure restrittive adottate dalle autorità amministrative.



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