Iniziative della Prefettura per Incrementare i Posti in Accoglienza
- Fiorenzo Auteri
- 17 ago 2024
- Tempo di lettura: 3 min
In una situazione di saturazione del sistema di accoglienza dovuta all’afflusso continuo di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, la Prefettura può adottare una serie di iniziative per incrementare i posti disponibili, operando in stretta collaborazione con gli enti locali e le organizzazioni del terzo settore. Tali iniziative si basano su quanto previsto dalla normativa nazionale e dagli accordi interministeriali.
Attivazione di Strutture Temporanee di Accoglienza
• La Prefettura può disporre l’apertura di strutture temporanee, come centri di accoglienza straordinaria (CAS), ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 142/2015. Tali strutture possono essere allestite in spazi messi a disposizione da enti pubblici o privati e devono garantire un’accoglienza dignitosa e conforme agli standard minimi previsti dalla legge.
• In situazioni di emergenza, è possibile utilizzare anche edifici pubblici dismessi o altre strutture idonee, previa verifica della loro conformità ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza.
Coinvolgimento delle Associazioni del Terzo Settore e ONG
• La Prefettura può stipulare convenzioni con organizzazioni del terzo settore, ONG e cooperative sociali che operano nel settore dell’accoglienza, al fine di ampliare la capacità ricettiva attraverso l’apertura di nuove strutture o il potenziamento di quelle esistenti.
• Tale collaborazione può estendersi anche alla gestione e all’erogazione dei servizi di accoglienza, inclusi servizi di mediazione culturale, assistenza legale e supporto psicologico.
Richiesta di Supporto ai Comuni:
• La Prefettura può sollecitare i Comuni della provincia affinché mettano a disposizione immobili o altri spazi di proprietà comunale per l’accoglienza dei richiedenti asilo.
• Inoltre, può essere proposta la distribuzione dei richiedenti protezione internazionale tra i diversi Comuni, in modo da alleggerire il carico sui centri di accoglienza già esistenti e favorire una gestione più equilibrata e sostenibile dell’accoglienza sul territorio.
Utilizzo di Risorse Aggiuntive
• La Prefettura può richiedere l’accesso a fondi straordinari messi a disposizione dal Ministero dell’Interno o dall’Unione Europea per far fronte alle situazioni di emergenza, destinati alla realizzazione di nuove strutture di accoglienza o all’ampliamento di quelle esistenti.
• Inoltre, può essere attivata la rete di protezione per i richiedenti asilo vulnerabili, con particolare attenzione ai minori non accompagnati e alle donne in stato di gravidanza o con bambini.
Sistema di Competenze in Tema di Minori Stranieri Non Accompagnati
Il trattamento dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) in Italia è disciplinato da un quadro normativo specifico, che attribuisce competenze precise a diversi attori istituzionali. In particolare, la gestione dei MSNA si articola come segue:
Segnalazione e Primo Intervento:
• All’arrivo di un minore straniero non accompagnato, la segnalazione deve essere immediatamente trasmessa alla Prefettura, alla Questura e ai servizi sociali competenti per territorio.
• I minori devono essere accolti temporaneamente in strutture di prima accoglienza per un periodo non superiore a 30 giorni, durante il quale devono essere identificate le loro esigenze specifiche e deve essere nominato un tutore.
Tutela e Nominativo del Tutore:
• La nomina del tutore legale spetta al Tribunale per i Minorenni, che designa una persona idonea e priva di conflitti di interesse. Il tutore ha il compito di rappresentare il minore in tutte le fasi del procedimento amministrativo e giudiziario.
• Nel frattempo, la Prefettura collabora con i servizi sociali per garantire che il minore sia accolto in una struttura idonea, preferibilmente nell’ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR, oggi SIPROIMI per i minori).
Accoglienza di Lungo Periodo:
• Una volta conclusa la fase di prima accoglienza, i minori sono trasferiti in strutture di accoglienza dedicate, iscritte nel Sistema SIPROIMI, dove possono ricevere assistenza specifica e partecipare a programmi di integrazione.
• La gestione dei servizi per i MSNA è coordinata a livello locale dai Comuni, con il supporto di enti del terzo settore e delle associazioni specializzate nella protezione dei minori.
Procedura di Determinazione dell’Età e della Nazionalità:
• Se vi sono dubbi sull’età dichiarata dal minore, la Prefettura può disporre una procedura di identificazione tramite esami radiologici o altre tecniche forensi, in conformità con il D.Lgs. 142/2015.
• La nazionalità del minore è determinata attraverso colloqui con mediatori culturali e la raccolta di informazioni relative alla lingua, alla religione e ad altri elementi identificativi.
In sintesi, la Prefettura svolge un ruolo centrale sia nella gestione delle situazioni di emergenza legate all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, sia nella tutela dei minori stranieri non accompagnati, operando in stretta collaborazione con enti locali, servizi sociali e organizzazioni della società civile. La finalità ultima è garantire una risposta efficiente e rispettosa dei diritti umani, in conformità con le disposizioni legislative vigenti.
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