Le Sanzioni di Agcom per la Promozione Illegale del Gioco d’Azzardo Online: Un’Analisi Giuridica
- Fiorenzo Auteri
- 2 ago 2024
- Tempo di lettura: 3 min
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha recentemente inflitto due significative sanzioni amministrative a carico di influencer titolari di canali YouTube per la promozione illegale di giochi e scommesse con vincite in denaro. Le sanzioni, che ammontano rispettivamente a 60.000 e 75.000 euro, sono state comminate a ‘Panpeg srls’ e ‘G.S.R. di Ricci Andrea &C. snc’. Oltre alle multe pecuniarie, Agcom ha imposto ai responsabili di non caricare nuovi contenuti identici o equivalenti a quelli già identificati come illeciti e di rimuovere i video ancora disponibili che violano il divieto previsto dal Decreto Dignità.
Il Quadro Normativo: Il Decreto Dignità
Il Decreto Legge n. 87 del 12 luglio 2018, noto come “Decreto Dignità”, convertito con modificazioni dalla Legge n. 96 del 9 agosto 2018, ha introdotto un divieto esplicito di pubblicità di giochi e scommesse con vincite in denaro. L’articolo 9 del decreto stabilisce che “è vietata qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo”. Tale normativa mira a contrastare la ludopatia e proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione dagli effetti negativi del gioco d’azzardo.
Le Violazioni e le Sanzioni
Le violazioni sono emerse a seguito di numerose segnalazioni pervenute tra il 2022 e il 2023, che denunciavano l’uso di piattaforme come TikTok, YouTube, Instagram, Facebook, X e Twitch per promuovere il gioco d’azzardo. In particolare, le indagini condotte dal Gruppo Radiodiffusione ed Editoria della Guardia di Finanza del Comando Nucleo Speciale Beni e Servizi, sulla base delle informazioni fornite dalle stesse piattaforme, hanno permesso di raccogliere prove sufficienti per avviare i procedimenti sanzionatori contro gli influencer coinvolti.
La condotta illecita è stata individuata nella diffusione di contenuti video che, in violazione del divieto sancito dal Decreto Dignità, promuovevano giochi e scommesse con vincite in denaro. Agcom ha dunque proceduto con l’adozione di provvedimenti finali che non solo prevedono significative sanzioni pecuniarie, ma impongono anche la rimozione dei contenuti illeciti e il divieto di caricamento di nuovi contenuti analoghi.
Considerazioni Giuridiche
La decisione di Agcom di irrogare tali sanzioni riflette l’intento di garantire il rispetto delle disposizioni normative in materia di pubblicità del gioco d’azzardo. È fondamentale sottolineare che il Decreto Dignità non lascia margini di interpretazione quanto al divieto di pubblicità, comprendendo anche le promozioni effettuate tramite influencer sui social media.
Dal punto di vista giuridico, le sanzioni imposte da Agcom appaiono coerenti con l’art. 9 del Decreto Dignità, il quale prevede, in caso di violazione, l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria. Inoltre, l’obbligo di rimozione dei contenuti illeciti e il divieto di caricamento di nuovi contenuti analoghi rappresentano misure necessarie per prevenire ulteriori violazioni e tutelare l’interesse pubblico.
Implicazioni e Conclusioni
Le sanzioni comminate da Agcom rappresentano un chiaro monito nei confronti di chi utilizza le piattaforme di condivisione video per promuovere attività illecite. L’adozione di misure restrittive aggiuntive, come l’obbligo di rimozione dei contenuti e il divieto di pubblicazione di nuovi video analoghi, sottolinea l’importanza di una rigorosa applicazione della normativa per contrastare il fenomeno della ludopatia.
Dunque, l'intervento di Agcom evidenzia la necessità di una vigilanza continua e di un’applicazione rigorosa delle normative esistenti per proteggere i consumatori dai rischi associati al gioco d’azzardo e garantire un ambiente mediatico conforme alla legge. Le sanzioni imposte costituiscono un esempio significativo di come le autorità possano intervenire efficacemente per far rispettare le disposizioni normative e tutelare il benessere pubblico.
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